GRAIN MARKET VIEW
Aggiornamento del 05/07/2023
Buongiorno, Famiglia Contadina…
I mercati mondiali
Stati Uniti
I mercati statunitensi sono stati chiusi martedì in occasione della festa del Giorno dell’Indipendenza.
Nella sessione notturna, recependo le ultime valutazioni sullo stato delle colture, i prezzi della soia sono aumentati, mentre i prezzi del grano e del mais hanno continuato a diminuire.
America Centrale
La produzione di mais del Messico è stimata a circa 28,5 milioni di tonnellate quest’anno, ha dichiarato martedì il suo ministero dell’agricoltura.
La produzione, che rappresenta sia mais bianco che giallo, segna una crescita di oltre 2 milioni di tonnellate, ha affermato il ministero in una nota.
In particolare, il mais bianco dovrebbe vedere una produzione di 24,9 milioni di tonnellate, mentre la produzione di mais giallo potrebbe raggiungere i 3,61 milioni di tonnellate quest’anno, secondo i dati ufficiali.
Il governo ha attribuito l’aumento al suo programma di fertilizzanti gratuiti per i piccoli agricoltori.
Sud America
Dal Sud America, l’agenzia agricola nazionale brasiliana Conab ha riferito che al 3 luglio, il primo raccolto di mais 2022-23 era stato completato al 95%, mentre la seconda trebbiatura (safrinha) era completa al 20%.
Il lavoro sul campo è stato più avanzato nel Mato Grosso, dove è stata segnalata una produttività decente e continua.
La semina del grano della stagione 2023-24 è stata completata all’80% (contro il 71% dell’anno precedente).
Nonostante si stimi generalmente che le colture siano in buone condizioni, gli alti livelli di umidità nel Rio Grande do Sul hanno provocato incidenze di malattie fungine.
Mentre sono state rilevate infestazioni da parassiti a San Paolo dato il tempo asciutto.
Europa
I prezzi dei cereali europei sono aumentati martedì, nonostante non vi sia stata una intensa attività, data l’assenza degli operatori statunitensi.
Il mercato dei cereali è stato sostenuto dalla rinnovata preoccupazione che il corridoio del grano sul Mar Nero non sarà esteso.
Si vocifera che la Russia abbia respinto il compromesso proposto dalla UE per consentire alla russa Rosselkhozbank di creare una filiale che possa connettersi a SWIFT.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha respinto l’idea come deliberatamente irrealizzabile, dicendo che ci vorranno molti mesi per istituire una tale unità e altri tre mesi per connettersi a SWIFT.
Ha anche rifiutato un tentativo delle Nazioni Unite di creare un canale di pagamento alternativo tra Rosselkhozbank e JP Morgan, affermando che non esisteva un vero sostituto per SWIFT.
Martedì il ministero degli Esteri russo ha affermato che era ovvio che non vi erano motivi per estendere l’accordo oltre il 17 luglio e che la Russia stava facendo tutto il necessario affinché tutte le navi coperte dall’accordo lasciassero il Mar Nero prima di tale data.
Tornando sui fondamentali, il raccolto di grano invernale 2023 della Germania diminuirà di circa il 7% su base annua a circa 20,59 milioni di tonnellate.
La domanda è in ripresa, dopo le festività dell’Eid, sia in Medio Oriente che in Nord Africa.
Pertanto, il grano quotato su Euronext ed in consegna a settembre si è attestato a 228,00 euro a tonnellata, ovvero in aumento di 1,75 euro rispetto alla sessione precedente.
Le offerte a buon mercato sia di grano russo che rumeno, hanno comunque parzialmente offuscato le prospettive di esportazione del grano dell’UE occidentale, nonostante l’incertezza sulle produzioni ucraine.
Pertanto, la previsione fatta dall’associazione degli agricoltori tedeschi DVB, significherebbe solo una parziale riduzione del surplus di esportazione del grano tedesco.
Per quel che riguarda la stagione di esportazione 2022/23 appena conclusasi, le esportazioni di grano tenero dall’Unione Europea al 30 giugno hanno raggiunto 31,1 milioni di tonnellate.
Si tratta di un aumento del 12% rispetto all’anno precedente.
Le esportazioni di orzo sono state pari a 6,4 milioni di tonnellate, contro i 7,12 milioni del 2021/22, mentre le importazioni di mais si sono attestate a 25,8 milioni di tonnellate, rispetto ai 16,42 milioni di un anno fa.
Le importazioni di soia hanno raggiunto i 13,02 milioni di tonnellate.
Ciò si confronta con i 14,54 milioni di tonnellate della precedente stagione 2021/22.
Le importazioni di semi di colza hanno raggiunto i 7,35 milioni di tonnellate, rispetto ai 5,52 milioni nel 2021/22.
Le importazioni di farina di soia sono state pari a 15,77 milioni di tonnellate contro i 16,52 milioni della stagione precedente, mentre le importazioni di olio di palma si sono attestate a 3,99 milioni di tonnellate, rispetto ai 4,92 milioni del 2020/21.
Ucraina
Secondo i dati riferiti dal Ministero dell’Agricoltura locale, le esportazioni di cereali ucraini nella la nuova stagione 2023/24 si sono attestate a 276.000 tonnellate alla data del 5 luglio.
Il volume comprendeva 191.000 tonnellate di mais, 65.000 tonnellate di grano e 20.000 tonnellate di orzo.
Il ministero non ha fornito un confronto esatto per la stessa data, un anno fa, ma ha affermato che l’Ucraina aveva esportato 163.000 tonnellate di cereali al 6 luglio 2022.
Le esportazioni per l’intera stagione 2022/23 sono state di quasi 49 milioni di ton, superando i 48,4 milioni di ton della stagione precedente.
Russia
La Russian Grain Union ha abbassato la propria stima sulla produzione di cereali del 2023-24 portandola a 130-140 milioni di tonnellate.
Si tratta di un calo rispetto ai circa 158 milioni di tonnellate del 2022-23.
Le esportazioni (luglio/giugno) sono viste a circa 55 milioni di tonnellate (contro i 57 milioni di tonnellate dell’anno appena concluso).
Nel frattempo, AgriCensus, ha fissato le esportazioni di grano della Russia nel periodo 2022-23 a 44,7 milioni di tonnellate sulla base dei dati portuali.
Si tratta del 51% in più rispetto all’anno precedente, di cui 9,1 milioni di tonnellate son state esportate in Turchia, 8,1 milioni di tonnellate in Egitto e 2,7 milioni di tonnellate in Iran.
Cina
La Cina ha dichiarato di voler garantire un mercato stabile del grano mantenendo un certo livello di acquisto.
Secondo i dati della National Food and Strategic Reserves Administration, infatti, al 30 giugno, le imprese delle principali regioni produttrici di grano della Cina avevano acquistato circa 25 MMT di grano.
Il prezzo di acquisto è stato in media di 2,76 yuan (ovvero circa 380 dollari USA/ton) al kg.
Si prevede, inoltre, che il prezzo rimarrà stabile nel prossimo futuro.
Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, la Cina sta compiendo sforzi su più fronti per salvaguardare la sicurezza alimentare del paese.
In tal senso, l’Agricultural Development Bank of China ha emesso 110 miliardi di yuan di credito per sostenere l’acquisto di grano estivo.
Australia
Il mercato australiano è stato ancora un po’ sottotono ieri data l’assenza del mercato americano.
Tuttavia, a Winnipeg i prezzi della canola erano saliti di 20 C$/t, dopo che le condizioni della coltura in Alberta sono state valutate al 43% buone/eccellenti (75% l’anno precedente, 76% la media quinquennale).
Pertanto, verso la fine della giornata, le offerte di canola WA 2023-24 sono salite fino a 770 A$/t, il livello più alto da febbraio.
Il grano ASX, nel frattempo, è sceso di 2 $/t a 386 $/t, ma senza scambi sostanziali.
Le offerte multigrado Track APW1 per il nuovo raccolto sono state pari a 385 $/t nell’ovest e a 400 $/t nel nord di Kembla.
Anche i mercati cash spot sono stati in leggero calo.
Il frumento reso a Darling Downs è stato quotato a 410-415 $/t, mentre quello consegnato a Geelong/Melb è stato quotato a 397 $/t.
Le aste internazionali
Grano duro
si ritiene che l’agenzia statale per i cereali dell’Algeria OAIC abbia acquistato grano duro in una gara internazionale che si è conclusa martedì.
Il tonnellaggio acquistato non era chiaro ma le stime iniziali erano intorno o superiori a 200.000 tonnellate.
Inizialmente i prezzi stimati erano di circa $ 385 a $ 387 a tonnellata c&f per spedizioni Panamax più grandi e da circa $ 390 a $ 400 a tonnellata c&f per spedizioni handymax più piccole.
Il grano era di origine tecnicamente facoltativa, ma il grano duro dal Messico era una parte sostanziale dell’acquisto.
Alcuni hanno affermato che l’acquisto includeva anche il grano duro canadese.
La spedizione è stata richiesta in quattro periodi: 1-15 agosto, 16-31 agosto, 1-15 settembre e 16-30 settembre.
I settori macroeconomici
Mercati energetici
I prezzi del petrolio sono saliti del 2% con i future sul greggio Brent che si sono attestati a a $ 76,25 al barile ovvero in rialzo di $ 1,60.
Lunedì l’Arabia Saudita ha dichiarato che estenderà il suo taglio volontario alla produzione di 1 milione di barili al giorno (bpd) fino ad agosto, mentre la Russia e l’Algeria si sono offerte volontarie per abbassare i livelli di produzione ed esportazione di agosto rispettivamente di 500.000 e 20.000 bpd.
Se pienamente attuato, ciò porterebbe ad una riduzione complessiva di 5,36 milioni di barili al giorno dall’agosto 2022, e forse anche di più.
I tagli totali ora superano i 5 milioni di barili al giorno, ovvero il 5% della produzione mondiale di petrolio.
Tuttavia, i mercati aspetteranno di verificare i tagli annunciati.
Inoltre, continuano i timori per gli alti tassi di interesse che peseranno sulla domanda globale.
I sondaggi sulle imprese hanno mostrato un crollo dell’attività industriale globale a causa della debole domanda sia in Cina che in Europa, e anche la produzione negli Stati Uniti è diminuita ulteriormente a giugno.
È probabile che questa più ampia incertezza offuschi gli sforzi dell’OPEC+ di restringere l’offerta.
Questa mattina, il benchmark petrolifero Brent è sceso, invertendo alcuni dei guadagni di ieri.
Il Brent infatti è sceso di 46 centesimi, o dello 0,6%, a 75,79 dollari al barile alle 07:04 GMT.
I futures sul greggio US West Texas Intermediate (WTI) erano a 70,86 dollari al barile, in rialzo di 1,07 dollari, o dell’1,5%, rispetto alla chiusura di lunedì.
Un sondaggio del settore privato di mercoledì ha mostrato che l’attività dei servizi in Cina è cresciuta al ritmo più lento in cinque mesi a giugno.
Il mercato è inoltre in attesa dei verbali della riunione del 13-14 giugno del Federal Open Market Committee (FOMC) di mercoledì per ulteriori indizi sulle prospettive della banca centrale statunitense.
In questo contesto, gli investitori sono rimasti preoccupati, pertanto cercheranno dei segnali sulla domanda dai dati del settore sulle scorte di greggio e prodotti statunitensi dell’American Petroleum Institute e dai dati del governo.
A tal proposito, si prevede che le scorte di greggio statunitensi siano diminuite di circa 1,8 milioni di barili nella settimana fino al 30 giugno, il che avrebbe segnato una terza settimana consecutiva di calo.
Noli internazionali
Nei mercati del trasporto marittimo, martedì il principale indice del trasporto marittimo del Baltic Exchange è sceso al livello più basso in quasi quattro settimane, messo sotto pressione da un calo nei segmenti delle navi capesize e panamax.
L’indice complessivo, infatti, è sceso di 24 punti, o del 2,3%, a 1.044, il livello più basso dall’8 giugno.
L’indice capesize è sceso di 50 punti, o del 3%, a 1.601, in calo per la settima sessione consecutiva.
I guadagni giornalieri medi per i capesize, che in genere trasportano carichi da 150.000 tonnellate come ferro e carbone, sono diminuiti di $ 413 a $ 13.279.
L’indice panamax ha perso 26 punti, o il 2,6%, a un minimo di oltre quattro mesi a 988.
I guadagni giornalieri medi per i panamax, che di solito trasportano carichi di carbone o grano da circa 60.000 a 70.000 tonnellate, sono diminuiti di $ 239 a $ 8.891.
Tra le navi più piccole, l’indice supramax è rimasto invariato a 747.
Mercati azionari
I mercati asiatici stamane sono scesi, dopo che un’indagine sull’attività industriale cinese ha mostrato che l’indice Caixin per i servizi è sceso a 53,9 da 57,1 di maggio.
È stata la lettura più debole di quest’anno.
Anche la crescita dell’attività industriale è rallentata, e questo è un problema in quanto la Cina è il principale partner commerciale per tutti i suoi vicini asiatici.
Però, il premier Li Qiang, ha affermato che la crescita il mese scorso è migliorata.
L’attività economica è accelerata al 4,5% nei primi tre mesi del 2023 dal 3% dello scorso anno.
Pertanto, Li Qiang ha espresso fiducia che la Cina possa raggiungere l’obiettivo di crescita ufficiale di quest’anno di “circa il 5%”.
Sul fronte negativo, gli operatori sono a disagio per le tensioni USA-Cina dopo che Pechino ha annunciato restrizioni sulle esportazioni di gallio e germanio.
In questo contesto, lo Shanghai Composite Index è sceso dello 0,4% a 3.231,08 e l’Hang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,2% a 19.185,13.
Il Nikkei 225 di Tokyo ha perso lo 0,4% a 33.303,00 e il Kospi di Seoul è sceso dello 0,4% a 2.585,16.
L’S&P-ASX 200 di Sydney perde lo 0,3% a 7.255,80.
I mercati neozelandesi e del sud-est asiatico sono diminuiti.
Mercati valutari
L’indice del dollaro stamattina era in calo dello 0,1% a 102,99.
I movimenti, tuttavia, sono stati in gran parte attenuati dalla vacanza di ieri.
Nello specifico, lo yen è salito dello 0,1% a 144,59 per dollaro.
L’euro è salito dello 0,2% a $ 1,0898.