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GRAIN MARKET VIEW

Aggiornamento del 18/07/2023

Buongiorno, Famiglia Contadina…

I mercati mondiali

Stati Uniti
Lunedì i mercati agricoli statunitensi hanno chiuso per lo più in ribasso. I prezzi del mais sono scesi dell’1,43%. I semi di soia sono aumentati dello 0,25% grazie alla forza della farina di soia che ha chiuso in rialzo del 2,50%, mentre l’olio di soia è sceso dello 0,45%. I mercati del grano sono scesi su tutte e tre le piazze, attestandosi vicino ai minimi della giornata. A Chicago l’SRW è infatti sceso dell’1,17%, dopo che il contratto di settembre ha registrato un intervallo di 38 centesimi nel corso della giornata. A Kansas City l’HRW è tornato a casa con perdite dell’1,66%. A Minneapolis l’HRS ha tenuto relativamente bene, chiudendo con perdite dello 0,68%. L’accordo sul grano del Mar Nero è ufficialmente scaduto ieri. La Russia si è ritirata. Avrebbe dovuto essere una notizia rialzista sia per i prezzi del mais che del grano. Tuttavia la reazione dei mercati suggerisce che questo evento potrebbe essere stato già prezzato. Alcuni analisti hanno affermato che ci sono ancora delle aspettative che l’accordo possa essere rinnovato. Mosca ha detto che prenderebbe in considerazione la possibilità di aderire nuovamente al patto se vedesse vedere “risultati concreti” sulle sue richieste. Ma i mercati sono ben consapevoli del rischio che tale accordo venga meno definitivamente. Pertanto, i prezzi del grano e del mais hanno ignorato le notizie dal Mar Nero. Nel frattempo, i dati poco brillanti sulle ispezioni settimanali alle esportazioni statunitensi hanno pesato ancora di più sul sentiment ribassista. L’USDA ha infatti registrato 363.818 tonnellate di mais spedito nella settimana terminata il 13/7. Era leggermente al di sopra della scorsa settimana, ma in calo rispetto a 1,09 MMT spediti durante la stessa settimana dell’anno scorso. Il totale della stagione è arrivato a 33,87 MMT, in notevole calo rispetto ai 50,3 MMT dello scorso anno. Per quanto riguarda la soia, i dati hanno mostrato 155.556 tonnellate di soia spedita. Era in calo rispetto alle 300.000 MT della scorsa settimana ed alle 440.000 MT spedite durante la stessa settimana l’anno scorso. Il totale della stagione è arrivato a 49,889 MMT, in calo rispetto ai 52,68 MMT dell’anno scorso. Per quanto riguarda il grano, i dati hanno mostrato 253.409 tonnellate di grano spedito. Era in calo rispetto alle 419.000 MT della scorsa settimana, ma in aumento di 60.000 MT rispetto alla stessa settimana dell’anno scorso. Tuttavia, l’USDA ha registrato finora spedizioni per 1,77 MMT, in calo rispetto ai 2,12 MMT dello scorso anno. Ad aggiungere ulteriore pressione, i trasformatori di soia del NOPA hanno frantumato meno soia del previsto a giugno. La lavorazione mensile è infatti crollata al minimo di nove mesi, ha affermato la National Oilseed Processors Association (NOPA). NOPA ha riportato 165,02 mbu di semi di soia frantumati dai membri nel mese di giugno. Era al di sotto delle stime commerciali ed era del 7,25% in meno rispetto al mese scorso. Tuttavia, anche le scorte di olio di soia sono diminuite attestandosi a 1,69 miliardi di libbre, ben al di sotto delle aspettative. In questo contesto, le basi sul mais sono rimaste da stabili a miste dopo essere aumentate di ben 5 centesimi in due impianti di etanolo dell’Indiana ed essere diminuite di ben 20 centesimi in un ascensore dell’Ohio. Le basi sulla soia sono rimaste stabili, dopo essere diminuite di 5-10 centesimi in tre località del Midwest. I fondi sono stati venditori netti di contratti futures CBOT su mais, grano e olio di soia e acquirenti netti di futures su soia e farina di soia. Dopo la chiusura delle sessioni, le valutazioni settimanali sulle condizioni dei raccolti di soia e grano primaverile statunitensi sono migliorate più del previsto. Le tanto attese piogge in parti del Midwest e delle pianure, hanno alleviato le condizioni di siccità. Anche le valutazioni del mais sono aumentate, ma erano per lo più in linea con le aspettative commerciali. In particolare, l’USDA ha valutato il 55% della soia “da buono a eccellente”, in aumento di 4 punti percentuali rispetto a una settimana fa e al di sopra delle aspettative commerciali. L’agenzia ha valutato il 57% del raccolto di mais da “buono a eccellente”, corrispondendo alla stima media degli analisti ed in aumento rispetto al 55% della settimana precedente. Per il grano primaverile, l’USDA ha valutato il 51% del raccolto delle pianure settentrionali da “buono a eccellente”, in aumento rispetto al 47% della settimana precedente ed al di sopra di una serie di aspettative commerciali. Il rapporto ha anche mostrato che il 56% del raccolto di grano invernale è stato completato a partire dal 16/07. Questo è stato un aumento di 10 punti percentuali per la settimana, ma è ancora di 7 punti percentuali al di sotto del ritmo medio. Questa mattina, i prezzi del mais e del grano a Chicago sono aumentati leggermente, recuperando alcune perdite della sessione precedente. Anche la soia è aumentata, sebbene i guadagni siano stati limitati dalle condizioni del raccolto migliori del previsto. In particolare, il contratto più attivo sul grano al Chicago Board of Trade (CBOT) è salito dello 0,3% a $ 6,56 per staio, alle ore 03:43 GMT, la soia è aumentata dello 0,3% a $ 13,82-3/4 per staio. Il mais ha guadagnato lo 0,6% a $ 5,09-1/4 per staio. I prezzi globali dei cereali continueranno ad essere volatili almeno fino a quando il mercato non sarà in grado di decifrare l’impatto del ritiro della Russia dall’accordo sui cereali nel Mar Nero. L’Ucraina ha costruito vie alternative per le proprie esportazioni, ma non sono ancora sufficienti per compensare interamente la perdita derivante dalla venuta meno dell’accordo sui cereali del Mar Nero.
Sud America
Gli agricoltori brasiliani hanno raccolto il 36% dell’area coltivata a mais safrinha alla fine di giovedì, scorso secondo AgRural. Si tratta di un aumento di 9 punti percentuali rispetto alla settimana precedente. Nello stesso periodo, l’anno scorso, era già stato raccolto il 53%. AgRural prevede che il raccolto del 2023 raggiungerà i 102,9 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda la soia, Safras&Mercado hanno rilasciato le loro stime iniziali per la produzione di soia 23/24, mostrando 45 milioni di ettari (+2,5%) che produrranno circa 163,2 MMT.
Europa
I prezzi dei cereali e dei semi oleosi europei sono aumentati ieri, a causa dei timori sull’offerta poiché la Russia si è ritirata dall’accordo sul Mar Nero. I leader politici mondiali hanno espresso il loro disappunto. Il presidente ucraino ha annunciato che stava lavorando per continuare le esportazioni, anche senza il consenso della Russia. L’Ucraina può esportare molto anche via terra, forse circa 1 milione di tonnellate al mese o più, ma questa quantità è di gran lunga inferiore rispetto a quella esportabile via mare. Nell’ultimo periodo, però, salpava solo una nave al giorno dall’Ucraina, sottolineando che il corridoio marittimo non funzionava già da tempo. Conseguentemente, c’erano già diffuse aspettative sul mercato che l’accordo non sarebbe stato più prorogato. Tuttavia, i rialzi sono stati principalmente limitati dalla forza dell’euro e dalle grandi forniture russe. Ci sono grandi volumi di grano russo a buon mercato a disposizione degli importatori. La Russia e l’UE hanno grandi giacenze di grano che possono soddisfare la domanda mondiale nei prossimi mesi. Inoltre sono in arrivo i nuovi raccolti. Gli operatori sottolineano anche che la domanda rimane debole. I principali paesi importatori in Medio Oriente e Nord Africa probabilmente utilizzeranno prima i loro raccolti invece di importare immediatamente. Pertanto, la vera questione è se saranno trasferite o meno all’UE eventuali nuove attività di esportazione. Ma la modesta reazione del mercato ha dimostrato che il grano russo sarà in grado di soddisfare una grande domanda. Inoltre, i paesi dell’UE del Mar Nero come la Romania e la Bulgaria sono visti con grandi disponibilità per l’esportazione. Nel frattempo, i problemi logistici sul fiume Reno in Germania si sono attenuati dopo che le recenti piogge hanno innalzato il livello dell’acqua. Pertanto, il grano su Euronext è aumentato solo dello 0,2% a 232,25 euro ($ 260,79) a tonnellata. Al contrario, il grano duro europeo è balzato di oltre il 6%, poiché il Canada soffre ancora di un marcato deficit idrico, soprattutto nel zona di produzione del Saskatchewan. Il clima canadese è un problema chiave anche sul mercato dei semi oleosi, poiché sta sollevando preoccupazioni per un deterioramento del potenziale di resa della colza.
Russia
Il raccolto di grano russo è in ritardo a causa delle piogge persistenti. Finora si è raccolto 7,3 milioni di tonnellate (12,6 milioni di tonnellate un anno fa) da 1,9 milioni di ettari (contro i 3,0 milioni di ettari dello scorso anno). Ciò rappresenta circa il 6% della superficie totale, ed è la cifra più bassa dal 2016. La Russia ha sospeso la sua partecipazione all’accordo sull’esportazione di grano del Mar Nero, ma nel frattempo, ha continuato ad esportare i propri cereali. La scorsa settimana la Russia ha esportato ben 960.000 tonnellate di cereali, in leggero aumento rispetto alle 940.000 tonnellate della settimana precedente. Tra queste erano comprese 780.000 tonnellate di grano, una quantità leggermente maggiore rispetto alle 750.000 tonnellate della settimana precedente. La RusGrain Union, il sindacato russo degli esportatori di cereali, ha dichiarato lunedì che i suoi membri intendono continuare a fornire i propri clienti col grano russo a prezzi competitivi, nonostante Mosca si sia ritirata dall’accordo del Mar Nero. Su questa scia, Sovecon stima che le esportazioni totali di grano russo a luglio raggiungeranno 4,2 milioni di tonnellate. Si tratta di un aumento rispetto ai 2,5 milioni di tonnellate di giugno 2022 ed ai 2,8 milioni di tonnellate della media. Anche UkrAgroConsult, una società di consulenza ucraina, ha aumentato la propria stima sulle esportazioni russe di 2 milioni di tonnellate portandola a 47 milioni. La stima delle esportazioni di mais è stata aumentata di 0,7 milioni di tonnellate a 4 milioni di tonnellate, mentre la stima dell’orzo è rimasta stabile a 6,5 milioni di tonnellate. A tal proposito UkrAgroConsult ha citato un rublo più debole che rende il grano russo più competitivo e giacenze elevate. UkrAgroConsult, ha anche aumentato la propria stima sulla produzione di grano russo di 0,4 milioni di tonnellate portandola a 85,2 milioni di tonnellate. In questo contesto, la scorsa settimana i prezzi all’esportazione del grano russo sono leggermente diminuiti. Secondo l’IKAR, infatti, il prezzo del grano russo al 12,5% proteico previsto per la consegna franco bordo (FOB) ad agosto era pari a 228 dollari a tonnellata alla fine della scorsa settimana. Si è trattato di un calo rispetto ai 231 dollari a tonnellata della settimana precedente. Nel frattempo, la tassa sulle esportazione del grano dalla Russia per il periodo 19-25 luglio sarà di 3.022,6 rubli ($ 33,53) per tonnellata, sulla base di un prezzo indicativo di $ 233,30. Si tratta di un aumento rispetto ai 2.989,6 rubli per tonnellata della settimana precedente.
Cina
E’ probabile che la Cina acquisti dal Brasile tra settembre e dicembre, un volume maggiore di semi oleosi rispetto al solito. I prezzi statunitensi stanno aumentando in base alle aspettative di un’offerta inferiore. La soia brasiliana, per spedizioni verso la Cina in ottobre, viene offerta a 576 dollari la tonnellata, inclusi costi e nolo. I carichi statunitensi, invece, vengono quotati sopra i 580 dollari a tonnellata. Di solito, gli acquirenti sono disposti a pagare premi di $ 12- $ 15 a tonnellata in più per la soia brasiliana, poiché ha un contenuto proteico più elevato rispetto agli Stati Uniti. La Cina ha importato ben 10,27 milioni di tonnellate di soia a giugno, un aumento del 24,5% rispetto all’anno precedente. E di questa, buona parte proveniva dal Brasile. Sul fronte interno, la Cina ha avuto un altro raccolto di grano estivo eccezionale quest’anno. E ciò, nonostante l’impatto del maltempo. Secondo il National Bureau of Statistics, la produzione di grano estivo quest’anno ha infatti raggiunto un totale di 146,13 milioni di tonnellate. Si è trattato di un calo dello 0,9% ovvero 1,27 milioni di tonnellate su base annua, ma è stata comunque un record, grazie ad una maggiore superficie coltivata. La superficie coltivata a grano estivo è cresciuta per tre anni consecutivi, salendo quest’anno a 26,61 milioni di ettari. Sono stati seminati oltre 23 milioni di ettari a grano, con un aumento dello 0,4% su base annua. Per incoraggiare gli agricoltori a coltivare grano, il governo centrale ha continuato ad aumentare il prezzo minimo di acquisto ed ha fornito sussidi una tantum. Tuttavia, la resa del grano per unità di superficie ha registrato un lieve calo, scendendo dell’1,2% su base annua a 5.49 Ton per ettaro. La Cina stabilizzerà la sua produzione annuale di cereali a oltre 650 MMT e si sforzerà di superare l’obiettivo di 700 MMT entro il 2025 per garantire la sicurezza alimentare.
Australia
I mercati locali australiani hanno iniziato la settimana con un tono più deciso sulla scia della chiusura dei mercati esteri in rialzo venerdì sera. Il grano ASX in consegna a gennaio 2024 si è assestato a 392 A$/t. L’orzo Vic nuovo raccolto è stato scambiato in rialzo di 3-4 $/t dollari a 321 AUD$/t. È stato un inizio tranquillo per i vecchi raccolti, con i valori nominali che oscillavano di qualche dollaro in più dal lato dell’offerta. Dal punto di vista meteorologico, le previsioni a 8 giorni sembrano ancora relativamente secche. Nel Southern WA si hanno previsioni tra 5 e 25 mm di pioggia, nel SA tra 1-15 mm, la maggior parte di Vic ha in programma di ricevere tra 1 e 10 mm, mentre nel NSW meno di 5 mm. L’eastern Qld ha sulle mappe tra 1-10mm con i totali più alti attesi vicino alla costa. Mentre le regioni meridionali accoglieranno sicuramente con favore una settimana più secca, parti del WA centrale e settentrionale, del NSW settentrionale e del Qld hanno bisogno di qualche pioggia decente nelle prossime settimane per mantenere il ritmo.

Le aste internazionali

Mais
L’agenzia statale algerina ONAB ha emesso una gara internazionale per l’acquisto fino a 240.000 tonnellate di mais per uso zootecnico provenienti dall’Argentina o dal Brasile. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è oggi martedì 18 luglio. Il mais viene ricercato in sei partite da 40.000 tonnellate da spedire tra luglio ed agosto.
L’importatore statale iraniano SLAL ha emesso una gara internazionale per l’acquisto fino a 180.000 tonnellate di mais per uso zootecnico. Il termine per la presentazione delle offerte è mercoledì 19 luglio. Il mais giallo può provenire da Brasile, Europa, regione del Mar Nero, Russia o Ucraina e viene richiesto per la spedizione in agosto e settembre.
Grano da macina
L’acquirente statale di cereali del Bangladesh ha indetto una gara internazionale per l’acquisto di 50.000 tonnellate di grano da macina. La scadenza per la presentazione delle offerte è il 1 agosto. Le offerte nell’ultima gara sono state ricercate per condizioni CIF. La spedizione è richiesta 40 giorni dopo la data della firma del contratto. Il grano può provenire da qualsiasi origine mondiale ad eccezione di Israele ed è richiesto per la spedizione a due porti, Chattogram e Mongla.

I settori macroeconomici

Mercati energetici
I prezzi del petrolio sono scesi di oltre l’1,5% a causa di una crescita economica cinese più debole del previsto e del parziale riavvio della produzione libica. In particolare, il greggio Brent è sceso di $ 1,37 o dell’1,7%, a $ 78,50 al barile e il greggio U.S. West Texas Intermediate ha chiuso in calo di $ 1,27, o dell’1,7%, a $ 74,15, segnando un secondo giorno consecutivo di perdite. Questa mattina, i prezzi del petrolio sono aumentati gradualmente nel commercio asiatico mentre gli investitori osservavano un possibile restringimento delle forniture di greggio negli Stati Uniti. Il greggio Brent è infatti salito di 10 centesimi a 78,60 dollari al barile alle 06:30 GMT, mentre il greggio U.S. West Texas Intermediate è salito di 14 centesimi a 74,29 dollari al barile. I partecipanti al mercato erano in attesa dei dati del settore che dovrebbero mostrare scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti e le scorte di prodotti in diminuzione. Gli analisti hanno stimato in media che le scorte di greggio statunitensi sono diminuite di circa 2,3 milioni di barili nella settimana fino al 14 luglio.
Noli internazionali
Il principale indice del trasporto marittimo del Baltic Exchange a Londra, che tiene traccia delle tariffe per le navi che trasportano merci solide alla rinfusa, è sceso lunedì, spinto dalle tariffe più basse tra i vari segmenti delle navi. L’indice complessivo, infatti, è sceso di 17 punti, o dell’1,6%, a 1.073, il minimo dal 3 luglio. In particolare, l’indice capesize è sceso di 41 punti, o del 2,5%, al minimo di due settimane di 1.614. I guadagni giornalieri medi per i capesize, che in genere trasportano carichi da 150.000 tonnellate di ferro o carbone, sono scesi di $ 336 a $ 13.386. L’indice panamax è sceso di 11 punti, o dell’1%, a 1.084. I guadagni giornalieri medi per i panamax, che di solito trasportano carichi di carbone o grano da circa 60.000 a 70.000 tonnellate, sono scesi da $ 97 a $ 9.756. Tra le navi più piccole, l’indice supramax è rimasto invariato a 743.
Mercati azionari
Gli indici azionari statunitensi si sono ripresi dalle perdite iniziali ed hanno registrato guadagni moderati, grazie ai rendimenti obbligazionari più bassi ed ai commenti positivi del segretario al Tesoro Yellen, che ha affermato di vedere gli Stati Uniti sulla “buona strada” per ridurre l’inflazione senza un forte indebolimento del mercato del lavoro. Ciò ha alleviato i timori di recessione, spingendo al rialzo le azioni. Le azioni sono state inizialmente sotto pressione a seguito delle perdite delle azioni europee e cinesi seguite alle preoccupazioni economiche globali dopo che il PIL cinese del secondo trimestre è cresciuto meno del previsto. Le notizie economiche di lunedì hanno mostrato che il sondaggio Empire sulla produzione di luglio degli Stati Uniti ha mostrato che l’indice è sceso di -5,5 a 1,1, più forte delle aspettative di -3,5. Nel contempo, il rendimento dei buoni del Tesoro USA a 10 anni è sceso di -3,3 punti base al 3,799%. In questo contesto, a Wall Street, lo S&P 500 è salito dello 0,4% a 4.522,79, il livello di chiusura più alto in 15 mesi. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato lo 0,2% a 34.585,35 ed il Nasdaq Composite è salito dello 0,9%, a 14.244,95. Tuttavia, la grande corsa del mercato azionario ha dei critici che avvertono che non è una certezza che l’economia statunitense eviterà la recessione, che l’inflazione continuerà a scendere e che i profitti aziendali si riprenderanno. Di conseguenza, stamattina le azioni sono state per lo più in calo in Asia poiché l’ottimismo di Wall Street è stato contrastato dalle preoccupazioni per l’economia cinese. In particolare, il benchmark giapponese Nikkei 225 è salito dello 0,2% a 32.438,27. Lo S&P/ASX 200 australiano ha perso lo 0,3% a 7.276,00. Il Kospi della Corea del Sud ha perso lo 0,5% a 2.606,19. L’Hang Seng di Hong Kong ha ceduto l’1,9% a 19.037,07, mentre lo Shanghai Composite è sceso dello 0,3% a 3.200,76.
Mercati valutari
L’indice del dollaro è sceso dello 0,08%, poiché i commenti aggressivi del membro del Consiglio direttivo della BCE Nagel hanno spinto l’euro al rialzo, mentre i rendimenti dei buoni del Tesoro USA hanno gravato sul dollaro. In particolare, la coppia EUR/USD è aumentata dello 0,15% ed ha registrato il massimo in 16 mesi e mezzo. Il cambio USD/JPY è sceso dello 0,07%. Stamattina, il dollaro USA è sceso a 138,36 yen giapponesi da 138,71 yen. L’euro è salito a $ 1,1252, rispetto a $ 1,1240.

Con questo è tutto, grazie.
Vi auguriamo una buona giornata!

Autore: Sandro F. Puglisi

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