DAILY MARKET WIRE
Mercati – Aggiornamento del 7 Settembre 2023
Il commento
Mercoledì i mercati agricoli statunitensi sono stati contrastanti ma per lo più in rialzo.
Il dipartimento provinciale dell’agricoltura del Manitoba, ha riferito che il raccolto complessivo di tutti i prodotti era completo al 37% alla data del 5 settembre.
L’ultima stima della produzione brasiliana di mais fatta da Conab è stata di 131,8 milioni di tonnellate.
Il grano europeo è salito dai minimi di sette settimane, sostenuto dal peggioramento dei raccolti nell’emisfero meridionale e dalle notizie su potenziali interruzioni dei raccolti in Russia.
L’Ucraina resta fermamente contraria a qualsiasi ulteriore restrizione sull’esportazione dei suoi cereali attuata dai paesi vicini. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelenskiy.
La Russia ha affermato che la Turchia ha accettato in linea di principio di gestire 1 milione di tonnellate di cereali che Mosca intende inviare in Africa ad un prezzo scontato con il sostegno finanziario del Qatar.
La Cina ha importato 9,36 milioni di tonnellate di soia nel mese di agosto.
I prezzi dell’olio di palma malese hanno chiuso in ribasso per la terza sessione consecutiva.
Il grano e l’orzo australiani sono stati scambiati per lo più in rialzo questa settimana poiché le condizioni di siccità si spostano verso sud nel Nuovo Galles del Sud limitando ulteriormente le vendite dei coltivatori.
Il dipartimento provinciale dell’agricoltura del Manitoba, ha riferito che il raccolto complessivo di tutti i prodotti era completo al 37% alla data del 5 settembre.
L’ultima stima della produzione brasiliana di mais fatta da Conab è stata di 131,8 milioni di tonnellate.
Il grano europeo è salito dai minimi di sette settimane, sostenuto dal peggioramento dei raccolti nell’emisfero meridionale e dalle notizie su potenziali interruzioni dei raccolti in Russia.
L’Ucraina resta fermamente contraria a qualsiasi ulteriore restrizione sull’esportazione dei suoi cereali attuata dai paesi vicini. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelenskiy.
La Russia ha affermato che la Turchia ha accettato in linea di principio di gestire 1 milione di tonnellate di cereali che Mosca intende inviare in Africa ad un prezzo scontato con il sostegno finanziario del Qatar.
La Cina ha importato 9,36 milioni di tonnellate di soia nel mese di agosto.
I prezzi dell’olio di palma malese hanno chiuso in ribasso per la terza sessione consecutiva.
Il grano e l’orzo australiani sono stati scambiati per lo più in rialzo questa settimana poiché le condizioni di siccità si spostano verso sud nel Nuovo Galles del Sud limitando ulteriormente le vendite dei coltivatori.
I mercati
Il grano SRW di Chicago in consegna per dicembre è salito di 9,6c/bu a 609c/bu;
L’HRW del Kansas è aumentato di 25c/bu arrivando a 749,4c/bu;
L’HRS di Minneapolis è aumentato di 20,2c/bu a 782,4c/bu;
Il grano MATIF è aumentato di 3,75 €/t arrivando a 237,25 €/t;
L’ASX australiano in consegna per gennaio ’24 è rimasto invariato a 418 A$/t;
Il grano del Mar Nero non è stato quotato;
L’US DWI Cash (indice dei prezzi spot del grano duro statunitense) è sceso di 0,31 c/bu a 965,69 c/bu;
I prezzi medi spot del 1CWAD (grano duro canadese) sono aumentati di 0,07 C$/t fino a 508,18 C$/t;
L’EDW (grano duro UE) è aumentato di 6,5 €/t attestandosi a 423,75 €/t;
Il mais di Chicago è sceso di 0,2c/bu a 485,6c/bu;
Il mais MATIF di novembre è aumentato di 2 €/t a 214 €/t;
La soia di Chicago ha chiuso in rialzo di 11,2c/bu a 1.376,2c/bu;
La canola di Winnipeg è scesa di 2,3 C$/t a 795,2 C$/t;
Il colza MATIF è aumentato di 4 €/t attestandosi a 459,75 €/t;
Il greggio Brent di novembre è salito di 0,56 dollari al barile a 90,60 dollari;
Il greggio WTI di ottobre è salito di 0,85 dollari al barile a 87,54 dollari;
Il BADI (Baltic Dry Index-indice noli marittimi) è salito di 18 punti a 1.081;
Il Dow Jones è sceso di 198,78 punti a 34.443,19;
Lo S&P 500 è sceso di 31,35 punti a 4.465,48;
Il NASDAQ Composite ha chiuso in calo di 148,48 punti a 13.872,47;
L’indice del dollaro USA (dicembre ’23) è salito di 0,075 punti a 104,455;
L’AUD/USD ha chiuso in rialzo a 0,6380 USD;
L’USD/CAD più debole a $ 1,3635;
L’EUR/USD in rialzo a $ 1,0727;
L’USD/RUB in rialzo a ₽98,3760.
L’HRW del Kansas è aumentato di 25c/bu arrivando a 749,4c/bu;
L’HRS di Minneapolis è aumentato di 20,2c/bu a 782,4c/bu;
Il grano MATIF è aumentato di 3,75 €/t arrivando a 237,25 €/t;
L’ASX australiano in consegna per gennaio ’24 è rimasto invariato a 418 A$/t;
Il grano del Mar Nero non è stato quotato;
L’US DWI Cash (indice dei prezzi spot del grano duro statunitense) è sceso di 0,31 c/bu a 965,69 c/bu;
I prezzi medi spot del 1CWAD (grano duro canadese) sono aumentati di 0,07 C$/t fino a 508,18 C$/t;
L’EDW (grano duro UE) è aumentato di 6,5 €/t attestandosi a 423,75 €/t;
Il mais di Chicago è sceso di 0,2c/bu a 485,6c/bu;
Il mais MATIF di novembre è aumentato di 2 €/t a 214 €/t;
La soia di Chicago ha chiuso in rialzo di 11,2c/bu a 1.376,2c/bu;
La canola di Winnipeg è scesa di 2,3 C$/t a 795,2 C$/t;
Il colza MATIF è aumentato di 4 €/t attestandosi a 459,75 €/t;
Il greggio Brent di novembre è salito di 0,56 dollari al barile a 90,60 dollari;
Il greggio WTI di ottobre è salito di 0,85 dollari al barile a 87,54 dollari;
Il BADI (Baltic Dry Index-indice noli marittimi) è salito di 18 punti a 1.081;
Il Dow Jones è sceso di 198,78 punti a 34.443,19;
Lo S&P 500 è sceso di 31,35 punti a 4.465,48;
Il NASDAQ Composite ha chiuso in calo di 148,48 punti a 13.872,47;
L’indice del dollaro USA (dicembre ’23) è salito di 0,075 punti a 104,455;
L’AUD/USD ha chiuso in rialzo a 0,6380 USD;
L’USD/CAD più debole a $ 1,3635;
L’EUR/USD in rialzo a $ 1,0727;
L’USD/RUB in rialzo a ₽98,3760.