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DAILY MARKET WIRE

Mercati – Aggiornamento del 4 Dicembre 2023

Il commento

Venerdì i mercati agricoli statunitensi sono stati contrastanti.
I prezzi del mais hanno registrato guadagni moderati, così come il grano; le piogge in Sud America hanno ridotto drasticamente i prezzi della soia.
I prezzi del grano nelle praterie canadesi sono stati contrastanti durante la settimana terminata il 1° dicembre.
Gli osservatori dei raccolti hanno ridimensionato le loro previsioni sul raccolto per il Brasile.
Si prevede un clima per lo più favorevole nelle principali aree di coltivazione dell’Argentina.
I prezzi del grano europeo sono saliti al massimo di una settimana.
L’agenzia statale per i cereali dell’Algeria, OAIC, ha indetto una gara internazionale per l’acquisto di 50.000 tonnellate nominali di grano duro.
Le esportazioni di grano dell’Ucraina sono scese finora a circa 13,4 milioni di tonnellate nella stagione di commercializzazione 2023/24.
La Russia è tornata tra i primi cinque maggiori fornitori di cereali dell’Unione Europea.
Venerdì i prezzi dell’olio di palma malese hanno registrato una seconda perdita settimanale.
Le importazioni di olio di palma in India nel mese di novembre sono aumentate di oltre un quinto rispetto al mese precedente.
Alla fine della settimana i mercati del grano australiani si sono mossi per lo più lateralmente.

I mercati

Il grano SRW di Chicago in consegna a marzo è salito di 4,6 c/bu a 602,6 c/bu;
L’HRW del Kansas è aumentato di 3,6c/bu arrivando a 646,6c/bu;
L’HRS di Minneapolis è salito di 0,6c/bu a 730,2c/bu;
Il grano MATIF è aumentato di 2,5 €/t arrivando a 228,75 €/t;
L’ASX australiano in consegna per gennaio è aumentato di 5 A$/t raggiungendo i 398 A$/t;
Il grano del Mar Nero non viene quotato dall’11 agosto 2023;
L’US DWI Cash (indice dei prezzi spot del grano duro statunitense) è sceso di 0,87 centesimi/bu a 922,10 centesimi/bu;
I prezzi medi spot del 1CWAD (grano duro canadese) sono scesi di 0,39 C$/t a 461,01 C$/t;
L’EDW (grano duro UE) è rimasto invariato a 395 €/t;
Il mais di Chicago è salito di 2c/bu a 484,6c/bu;
Il mais MATIF è aumentato di 0,75 €/t, attestandosi a 200 €/t;
La soia di Chicago in consegna a gennaio è scesa di 17,6 c/bu a 1.325 c/bu;
La canola di Winnipeg è scesa di 19,8 C$/t a 680,5 C$/t;
Il colza MATIF di febbraio è sceso di 9,5 €/t a 441,25 €/t;
Il greggio Brent di febbraio è sceso di 1,98 dollari al barile a 78,88 dollari;
Il greggio WTI di gennaio è sceso di 1,89 dollari al barile a 74,07 dollari;
Il BADI (Baltic Dry Index-indice noli marittimi) è salito di 255 punti a 3.192;
Il Dow Jones è salito di 294,61 punti a 36.245,50;
L’indice S&P 500 è salito di 26,83 punti a 4.594,63;
Il NASDAQ Composite ha chiuso in rialzo di 78.81 punti a 14.305,03;
L’indice del dollaro USA (marzo 24) è sceso di 0,233 punti a 102,820;
L’AUD/USD ha chiuso in rialzo a 0,6671 USD;
L’USD/CAD più debole a $ 1,3489;
L’EUR/USD più debole a $ 1,0879;
L’USD/RUB in rialzo a ₽91,2098.

Con questo è tutto, grazie.
Vi auguriamo buona giornata!

Autore: Sandro F. Puglisi

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