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DAILY MARKET WIRE

Mercati – Aggiornamento del 13 Novembre 2023

Il commento

Venerdì i mercati agricoli statunitensi hanno chiuso per lo più in calo.
I prezzi del mais sono crollati, con il grano a seguito, mentre la soia è aumentata …
I prezzi del grano nelle praterie canadesi sono per lo più aumentati durante la settimana terminata il 10 novembre, con incrementi sia per il CWRS che il CPRS, nel mentre il Western Amber Durum è rimasto per lo più stabile.
Secondo l’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica, nel 2024 si prevede che il Brasile raccoglierà la seconda più alta produzione di soia mai ottenuta, se realizzata.
Venerdì i prezzi dei cereali e dei semi oleosi europei sono diminuiti.
L’agenzia statale tunisina per i cereali ha indetto una gara internazionale per l’acquisto di circa 50.000 tonnellate di grano duro.
I costi di trasporto per le navi che utilizzano il corridoio di esportazione alternativo dell’Ucraina sono aumentati di circa 20 dollari/tonnellata, nel mentre il numero di armatori disposti a caricare nei porti ucraini è diminuito.
Le vendite all’esportazione di grano russo rimangono ai minimi degli ultimi 4 mesi.
Quest’anno, solo circa il 45-50% del raccolto di grano del Kazakistan soddisfa gli standard di qualità alimentare.
Venerdì i prezzi dell’olio di palma malese sono aumentati, con gli operatori che hanno reagito ai forti dati sulle esportazioni ed ai segnali di una forte domanda di olio vegetale.
I mercati locali australiani hanno concluso la settimana praticamente invariati.

I mercati

Il grano SRW di Chicago in consegna per dicembre è sceso di 5,4c/bu a 575,2c/bu;
L’HRW del Kansas è sceso di 7,2c/bu a 640c/bu;
L’HRS di Minneapolis è sceso di 4c/bu a 730,4c/bu;
Il grano MATIF è sceso di 1 €/t a 232,25 €/t;
L’ASX australiano in consegna per gennaio è rimasto invariato a 389 A$/t;
Il grano del Mar Nero non è quotato dall’11 agosto 2023;
L’US DWI Cash (indice dei prezzi spot del grano duro statunitense) è rimasto invariato a 914,33c/bu;
I prezzi medi spot del 1CWAD (grano duro canadese) sono rimasti invariati a 468,65 C$/t;
L’EDW (grano duro UE) è rimasto invariato a 390,5 €/t;
Il mais di Chicago in consegna a dicembre è sceso di 4c/bu a 464c/bu;
Il mais MATIF di marzo è sceso di 0,75 €/t a 206 €/t;
La soia di Chicago in consegna a gennaio è aumentata di 4c/bu fino a 1.347,4c/bu;
La canola di Winnipeg è aumentata di 14 C$/t raggiungendo i 701,1 C$/t;
Il colza MATIF di febbraio è sceso di 3 €/t a 429,5 €/t;
Il greggio Brent di gennaio è salito di 1,42 dollari al barile a 81,43 dollari;
Il greggio WTI di dicembre è salito di 1,43 dollari al barile a 77,17 dollari;
Il BADI (Baltic Dry Index-indice noli marittimi) è salito di 45 punti a 1.643;
Il Dow Jones è salito di 391,16 punti a 34.283,10;
L’indice S&P 500 è salito di 67,89 punti a 4.415,24;
Il NASDAQ Composite ha chiuso in rialzo di 276,66 punti a 13.798,11;
L’indice del dollaro USA (dicembre ’23) è sceso di 0,055 punti a 105,725;
L’AUD/USD ha chiuso in calo a 0,6358 USD;
L’USD/CAD più debole a $ 1,3789;
L’EUR/USD in rialzo a $ 1,0684;
L’USD/RUB in rialzo a ₽92,2647.

Con questo è tutto, grazie.
Vi auguriamo buona giornata!

Autore: Sandro F. Puglisi

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