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DAILY MARKET WIRE

Mercati – Aggiornamento del 10 Ottobre 2023

Il commento

Mais e soia negli Stati Uniti hanno subito la pressione del raccolto, nonché un riposizionamento degli operatori in vista del rapporto WASDE. Il grano, al contrario, ha reagito al conflitto in Medio Oriente.
La domanda di orzo canadese è diminuita da quando la Cina ha eliminato i dazi sul raccolto australiano.
A giovedì scorso, la semina della soia brasiliana per il 2023/24 ha raggiunto il 10,1% della superficie prevista. Lo ha affermato AgRural.
I prezzi dei cereali in Europa sono aumentati a causa delle turbolenze geopolitiche in Medio Oriente, ma i guadagni del mais sono stati limitati dai progressi nel raccolto francese.
L’Egitto, per contenere l’inflazione, ha concordato con i produttori privati ed i rivenditori di ridurre i prezzi degli alimenti di base del 15-25% e di esentarli dai dazi doganali per sei mesi.
Al 10 ottobre 2023, l’Ucraina ha seminato 3,7 milioni di ettari di colture invernali.
Le esportazioni russe di grano nel mese di ottobre diminuiranno considerevolmente.
Il Kazakistan raccoglierà quest’anno 12,3 milioni di tonnellate di grano. Lo ha affermato MARS.
L’olio di palma malese è salito leggermente, ma il rialzo delle scorte ha limitato i guadagni.
L’Australia ha esportato 352 kt di orzo in agosto, insieme a 359 kt di colza. Il Giappone il è stato l’acquirente principale per entrambi.

I mercati

Il grano SRW di Chicago in consegna per dicembre è salito di 4,4c/bu a 572,6c/bu;
L’HRW del Kansas è salito di 12,2c/bu a 686c/bu;
L’HRS di Minneapolis è aumentato di 10,4c/bu a 731c/bu;
Il grano MATIF è salito di 2,5 €/t a 237,25 €/t;
L’ASX australiano in consegna per gennaio ’24, è aumentato di 4 A$/t raggiungendo i 412 A$/t;
Il grano del Mar Nero non è quotato dall’11 agosto 2023;
L’US DWI Cash (indice dei prezzi spot del grano duro statunitense) è sceso di 10,83 c/bu a 953,5 c/bu;
I prezzi medi spot del 1CWAD (grano duro canadese) sono scesi di 0,71 C$/t a 499,54 C$/t;
L’EDW (grano duro UE) è rimasto invariato a 398,5 €/t;
Il mais di Chicago in consegna a dicembre è sceso di 3,6c/bu a 488,2c/bu;
Il mais MATIF di novembre è aumentato di 1 €/t a 205,75 €/t;
La soia a Chicago è scesa di 1,6c/bu a 1.264,2c/bu;
La canola di Winnipeg, non è stata quotata poiché il mercato è stato chiuso per la festività canadese del Giorno del Ringraziamento;
Il colza MATIF è rimasto invariato a 426,25 €/t;
Il greggio Brent di dicembre è salito di 3,57 dollari al barile a 88,15 dollari;
Il greggio WTI di novembre è salito di 3,59 dollari al barile a 86,38 dollari;
Il BADI (Baltic Dry Index-indice noli marittimi) è salito di 62 punti a 1.991;
Il Dow Jones è salito di 197,07 punti a 33.604,65;
L’indice S&P 500 è salito di 27,16 punti a 4.335,66;
Il NASDAQ Composite ha chiuso in rialzo di 52,90 punti a 13.484,24;
L’indice del dollaro USA (dicembre ’23) è salito di 0,027 punti a 105,784;
L’AUD/USD ha chiuso in rialzo a 0,6410 USD;
L’USD/CAD più debole a $ 1,3589;
L’EUR/USD più debole a $ 1,0567;
L’USD/RUB in calo a ₽99,7564.

Con questo è tutto, grazie.
Vi auguriamo buona giornata!

Autore: Sandro F. Puglisi

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