DAILY MARKET WIRE
Aggiornamento del 2 Agosto 2023
Il commento
Martedì i mercati agricoli statunitensi sono stati misti.
Gli operatori hanno continuato a monitorare attentamente le previsioni meteorologiche e nuovi segnali di domanda e offerta, sia negli Stati Uniti che nella regione del Mar Nero.
Pertanto, i prezzi del mais sono diminuiti dell’1,39%, i semi di soia sono aumentati dell’1,19%, la farina di soia è aumentata dell’1,01%, e l’olio di soia è aumentato del 2,03%.
Anche i prezzi del grano sono stati misti ma per lo più in calo, poiché l’SRW di Chicago è sceso del 2,03%, a Kansas City l’HRW è sceso dell’1,02% ed a Minneapolis l’HRS è sceso dello 0,12%.
Il mais ha rallentato, sulle aspettative che le piogge tempestive in agosto avrebbero migliorato i raccolti.
La soia ha chiuso in rialzo, invece, poiché l’ottimismo sulla domanda di esportazione ha prevalso sulle previsioni climatiche.
Il grano è sceso per la quinta sessione consecutiva poiché il raccolto negli Stati Uniti progredisce e la concorrenza delle forniture russe è forte ed ha distolto l’attenzione dai rischi legati alla guerra.
Stamattina, tuttavia, il grano di Chicago è balzato di quasi il 4%, salendo per la prima volta in sei sessioni, mentre il mais ha guadagnato il 2% dopo che durante la notte si sono verificati alcuni attacchi ai porti ucraini sul Danubio.
I semi di soia invece sono aumentati per la seconda sessione a seguito della forte domanda.
In Europa i mercati dei cereali e dei semi oleosi hanno continuato a scendere con la concorrenza del Mar Nero in primo piano.
I prezzi del petrolio sono scesi di circa lo 0,5%, grazie a un dollaro più forte ed a prese di beneficio dopo il rally di luglio.
Il principale indice del trasporto marittimo al Baltic Exchange di Londra è aumentato del 2% sulla maggiore domanda di navi più grandi ed è salito al massimo di oltre 1 mese.
A Wall Street, gli indici azionari statunitensi hanno chiuso in modo contrastante, sotto la pressione di alcuni risultati trimestrali deludenti ed a seguito di rendimenti obbligazionari più elevati.
L’indice del dollaro è salito dello 0,45% grazie all’aumento dei rendimenti obbligazionari ed alla debolezza dello yen.
I mercati
Il grano SRW di Chicago in consegna per settembre è sceso di 13,4 c/bu a 652,2 c/bu;
L’HRW del Kansas è sceso di 8,2 c/bu a 804,4 c/bu;
L’HRS di Minneapolis è sceso di 1c/bu a 854,6c/bu;
Il grano MATIF ha chiuso in calo di 4 €/t a 236 €/t;
L’ASX australiano è sceso di 5 A$/t a 390 A$/t;
Il grano del Mar Nero è sceso di 0,5 $/t a 239,75 $/t;
L’US DWI Cash (l’indice dei prezzi in conatnti del grano duro statunitense) è sceso di 57,50 c/bu a 975 c/bu;
Il prezzo medio del 1CWAD (grano duro canadese di prima classe) franco azienda è sceso di 4,35 C$/t a 480,48 C$/t;
L’EDW (grano duro UE) è aumentato di 10 €/t a 453,25 €/t;
Il mais di Chicago è sceso di 7 c/bu a 497 c/bu;
Il mais MATIF in consegna per novembre è sceso di 3,50 €/t a 233 €/t;
La soia di Chicago in consegna per settembre è salita di 16,2 c/bu a 1386,6 c/bu;
La canola di Winnipeg in consegna per novembre è scesa di 4,9 $C/t a 779,1 $C/t;
La colza MATIF di novembre è diminuita di 4,25 €/t a 440,75 €/t;
Il greggio Brent di ottobre è sceso di 0,52 dollari al barile a 84,91 dollari;
Il greggio WTI di settembre è sceso di 0,43 dollari al barile a 81,37 dollari;
Il BADI (Baltic Dry Index-indice noli marittimi) è salito di 23 punti a 1.150;
Il Dow Jones è salito di 71,15 punti a 35,630,68;
Lo S&P 500 è sceso di 12,23 punti a 4,576,73;
Il NASDAQ Composite ha chiuso in calo di 62,11 punti a 14.283,91;
L’indice del dollaro USA (settembre ’23) è salito di 0,459 punti a 102,085;
L’AUD/USD ha chiuso in calo a 0,6613 USD;
USD/CAD in rialzo a 1,3281$;
EUR/USD in calo a 1,0984$;
USD/RUB in rialzo a ₽92,3889.
L’HRW del Kansas è sceso di 8,2 c/bu a 804,4 c/bu;
L’HRS di Minneapolis è sceso di 1c/bu a 854,6c/bu;
Il grano MATIF ha chiuso in calo di 4 €/t a 236 €/t;
L’ASX australiano è sceso di 5 A$/t a 390 A$/t;
Il grano del Mar Nero è sceso di 0,5 $/t a 239,75 $/t;
L’US DWI Cash (l’indice dei prezzi in conatnti del grano duro statunitense) è sceso di 57,50 c/bu a 975 c/bu;
Il prezzo medio del 1CWAD (grano duro canadese di prima classe) franco azienda è sceso di 4,35 C$/t a 480,48 C$/t;
L’EDW (grano duro UE) è aumentato di 10 €/t a 453,25 €/t;
Il mais di Chicago è sceso di 7 c/bu a 497 c/bu;
Il mais MATIF in consegna per novembre è sceso di 3,50 €/t a 233 €/t;
La soia di Chicago in consegna per settembre è salita di 16,2 c/bu a 1386,6 c/bu;
La canola di Winnipeg in consegna per novembre è scesa di 4,9 $C/t a 779,1 $C/t;
La colza MATIF di novembre è diminuita di 4,25 €/t a 440,75 €/t;
Il greggio Brent di ottobre è sceso di 0,52 dollari al barile a 84,91 dollari;
Il greggio WTI di settembre è sceso di 0,43 dollari al barile a 81,37 dollari;
Il BADI (Baltic Dry Index-indice noli marittimi) è salito di 23 punti a 1.150;
Il Dow Jones è salito di 71,15 punti a 35,630,68;
Lo S&P 500 è sceso di 12,23 punti a 4,576,73;
Il NASDAQ Composite ha chiuso in calo di 62,11 punti a 14.283,91;
L’indice del dollaro USA (settembre ’23) è salito di 0,459 punti a 102,085;
L’AUD/USD ha chiuso in calo a 0,6613 USD;
USD/CAD in rialzo a 1,3281$;
EUR/USD in calo a 1,0984$;
USD/RUB in rialzo a ₽92,3889.